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IL colore BLUE definisce UN BULLO MALATO?

Il Blu è un bullo malato? Sfatiamo una leggenda metropolitana!

Si sente spesso dire da fonti male informate oppure in malafede che i bulli blu (o dal manto diluito) sono cani malati o portatori di malattie.

Intanto questa affermazione così generica già dimostra che non ha nessun fondamento scientifico, ma cerchiamo invece di argomentare seriamente la questione basandoci su ragioni storiche e trattazione scientifica. La decisione presa moltissimi anni fa dai detentori dello standard del bulldog Francese di escludere il blu e le colorazioni diluite dai colori ammessi stava nel fatto che in alcune razze di cani ad esempio i Beagle, Chouchou ma specialmente il Doberman in presenza della colorazione del manto blu accadeva si sviluppasse una malattia chiamata “Alopecia da diluizione del colore CDA” malattia seria e difficilmente curabile che faceva perdere al soggetto tutto il pelo e lo rendeva oltre che nudo indifeso da infezioni alla cute. Facciamo presente che ne allora e nemmeno adesso esistono casi documentati di Bulli affetti da questa malattia nonostante ci siano in vita milioni di soggetti con colore del manto diluito. Comunque non conoscendo ne la causa ne l’origine della problematica si è deciso allora di escludere per precauzione i colore blu dai programmi di allevamento almeno fino a che non si scoprisse la causa. La genetica ha fatto ormai passi da gigante e gli studi eseguiti hanno finalmente portato alla luce la vera causa della malattia. Si tratta di un gene recessivo chiamato acda che in caso di presenza come coppia allelica acda-acda ed in contemporanea presenza di diluizione del manto causata dalla coppia allelica dd può causare l’insorgenza della malattia. Quindi basta che i riproduttori siano testati per escludere la presenza del gene acda e l’allevatore avrà la certezza che, anche un Doberman blu non svilupperebbe la malattia.
Per una trattazione più tecnica si consiglia di leggere l’articolo del famoso genetista Denis Ferretti (a seguito riportato) riconosciuto a tutti i livelli come una delle persone di riferimento quando si parla di genetica del cane.
L’articolo è un po’ vecchiotto “2011” e porta a delle conclusioni che anche per il Doberman sono ormai superate, ma la trattazione genetica è chiara e attualissima. Ricordiamo comunque che non si può parlare si CDA quando si parla di bulli perché non esistono casi conosciuti e documentati di CDA in questa razza. Qualche male intenzionato ogni tanto fa girare una foto di un cane blu caille malato di Demodettica ad uno stadio avanzato dovuta a malnutrizione e/o maltrattamento spacciandola per quella di un cane malato di CDA. Forse sarebbe l’ora di smetterla di fare inutili campagne denigratorie e prendere invece in considerazione il fatto che la scienza ha fatto passi avanti e che sarebbe necessaria e giusta una revisione degli standard e delle regole per uscire dal medioevo dell’allevamento canino e allinearsi a paesi meno conservatori e più pragmatici dove contano i fatti e non le chiacchiere. 

https://urly.it/35fqf

By Paolo Claudio Rossini fondatore AA Allevatori Arcobaleno

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