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GUIDA ALLA SELEZIONE DI UN BULLO 

Per chi ci ha letto precedentemente abbiamo offerto la nostra esperienza in una semplice guida all’acquisto per aiutare chi ha intenzione di acquistare un bulletto e necessita di orientamento. Ora abbiamo elaborato un testo rivolto alle stesse persone per aiutarli nella selezione del cucciolo da acquistare. Come già sottolineato precedentemente questo trattato non è rivolto a chi ha già esperienza e che certo non necessita del nostro aiuto per fare le sue scelte. Siamo coscienti che forse non tutti gli “esperti” saranno totalmente d’accordo, per motivi più svariati, sul contenuto di questo testo, ma credo possa essere invece molto utile per chi esperto non è.
Gli elementi da valutare in ordine di importanza nella selezione di un bullo sono:
- Salute
- Serietà e competenza dell’allevatore
- Carattere
- Struttura
- Colore
- Pedigree
- Prezzo

Abbiamo messo la salute al primo posto perché sulla salute nessuno dovrebbe transigere. Non solo perché un bullo diventa parte della famiglia e se malato porta con se sofferenza, tanto tempo perso e costi di cura elevatissimi, ma anche perché non transigere sulla salute significa obbligare gli allevatori ad investire per ottenere cuccioli sani nel rispetto dei genitori. Nessun allevatore potrà mai assicuravi che il vostro cucciolo non si ammali, ma se lui ha fatto di tutto per allevare cuccioli sani questa possibilità sarà molto più remota. Quindi cosa dobbiamo chiedere all'allevatore? Prima di tutto che i genitori siano stati testati per evitare trasmissione di difetti e/o malattie genetiche. L'esecuzione di questi test che va eseguita tramite veterinari e laboratori abilitati va riportata nel contratto di vendita come garanzia che il cucciolo non sviluppi queste patologie.

I Test da eseguire sono

Test Clinico Veterinari:
• Displasia all’anca e al gomito (Si valutano eventuali lussazioni ed il loro livello)
• Radiografia con valutazione della colonna (Si valuta la presenza di emivertebre o vertebre a farfalla che indeboliscono la struttura della colonna)
• Ecocardio (Si valuta la regolare funzionalità cardiaca)

Test Genetici:
• HSF4 Cataratta ereditaria (occhi)
• CMR1 Retinopatia multifocale di tipo 1 (Occhi)
• HUU Iperuricosuria (Apparato urinario)
• DM Mielopatia degenerative (Midollo spinale) FACOLTATIVO

Chi non esegue questi test sui riproduttori a nostro parere non è in grado di offrire sufficienti garanzie di salute duratura e perciò non va andrebbe preso in considerazione come allevatore a cui affidarsi. C’è chi sostiene che basti l’esperienza o un buon pedigree a rendere un cane sano. Sono sciocchezze e scuse per non investire in salute e qualità.
Va preteso, inoltre, che il cucciolo sia stato sverminato e questo trattamento deve essere registrato sul libretto sanitario che vi verrà consegnato.
Sul libretto Sanitario dovranno essere riportate le vaccinazioni obbligatorie che abitualmente si eseguono a 50, 70 e 90 giorni circa di età. 
Sul libretto sanitario dovranno essere riportati altri eventuali trattamenti eseguiti, oltre che tutti i dati relativi al cucciolo ed in particolare il numero di microchip che è stato applicato. I migliori allevatori eseguono anche un test della giardia sui cuccioli, poiché essendo ormai un parassita diffusissimo può facilmente infettare i cuccioli .Se trattato subito è facilmente debellabile mentre se viene trascurato può diventare difficile da eradicare. Se l’allevatore non avesse fatto questo test si consiglia di farlo fare dal proprio veterinario alla consegna .
Va preteso inoltre che il cucciolo sia consegnato con certificato di buona salute generale redatto dal veterinario di fiducia dell’allevatore, ma poi alla consegna si consiglia di far ripetere un check generico dal vostro veterinario di fiducia. Se qualcosa non andasse prima di tirare conclusioni affrettate, discutetene con l’allevatore, i veterinari sono tutto meno che infallibili, anzi….

Abbiamo messo non a caso come secondo punto in ordine di importanza la serietà e competenza dell’allevatore. Quando comprate un cucciolo non portate a casa un elettrodomestico che se si rompe portate indietro o che se non sapete far funzionare leggete le istruzioni d’uso. Il cucciolo è un essere vivente unico e complesso e solo una persona seria e competente vi più aiutare a gestirne tutti gli aspetti come cura, alimentazione, educazione ed altro, evitandovi preoccupazioni, spese inutili e perdite di tempo . Il supporto di un allevatore vale almeno la metà del prezzo del cucciolo. Valutare un allevatore non è facile ma possibile. Intanto cercate di farvi una piccola cultura sulla razza utilizzando conoscenti con esperienza, Facebook, Internet , insomma tutto quello che potete. Informatevi a fondo sulla reputazione delle persone con cui andrete a relazionarvi, ascoltate quello che vi dicono, come parlano dei cani, se c’è passione ed amore in quello che fanno o solo presunzione ed interesse economico. Se siete seriamente interessati l’allevatore vi permetterà di visitare l’allevamento, vi mostrerà cuccioli e mamma, dove e come vivono e vi parlerà di loro. In particolare l’allevatore vorrà conoscervi e sapere come andrà a vivere il cucciolo. Un allevatore che ama i propri cani non li vende a chiunque glieli chieda. Attenzione in particolare a chi alleva ma fa anche del commercio, sono le persone meno serie perché spesso nascondono dietro un attività apparentemente pulita sana ed organizzata traffici di cuccioli allevati in condizioni a dir poco indecenti.

Il Carattere del cucciolo è un aspetto da non trascurare. Infatti dovete essere sicuri che la sua gestione non diventi per voi problematica. L’allevatore sa già a 60 giorni se il cucciolo è molto vivace o tranquillo, se è molto indipendente oppure richiede più presenza. Anche attraverso il carattere dei genitori può prevedere come sarà quello dei figli, se sono tendenzialmente dominanti e quindi non possono convivere con altri cani dello stesso carattere oppure se non lo sono e quindi sarà facile inserirli in famiglie con altri cani o animali. Il cane non è un oggetto che se non vi piace potete riportare in negozio. Quindi anche questo aspetto va valutato con attenzione.

Oltre al carattere coccolone e giocherellone quello che caratterizza di più il bulldog francese è la sua struttura. Se un cane strutturalmente non rientra negli standard sarà difficile identificarlo come bullo di razza. Sarà comunque il vostro amato cane ma rimarrà sempre un simil-razza o addirittura un meticcio nel caso in cui si distanzi troppo dai canoni standard. Non sto parlando di valore affettivo che naturalmente è indipendente dal fatto che un cane sia di razza o meno , ma solo dal valore economico e quindi da quanto è giusto che voi lo paghiate. Quindi se un bullo vi viene venduto come cane di razza assicuratevi che lo sia anche strutturalmente. Per i non esperti è difficile giudicare la struttura di un cucciolo. I cuccioli da piccoli sono tutti bellissimi e vi conquistano con la loro dolcezza e simpatia, per questo per valutare come saranno da grandi è importante vedere i genitori e assicurarsi che siano nello standard in termini di proporzioni e peso . Nell’immagine di questo post viene riportato uno schema che descrive lo standard strutturale di razza del bulldog francese.

Sui colori del bulldog francese esiste una diatriba infinita tra chi sostiene che possono essere considerati BF solo i bulli di colorazione standard (Nero tigrato, pezzato bianco nero o bianco fulvo, tutto bianco e fulvo) e tra coloro invece che sostengono che and i BF di altre colorazioni possono essere considerati di razza. Le leggi nei diversi paesi cambiano ma qui passiamo dalla cinofilia alle politica e vorrei evitare di entrare in questo ginepraio. La mia opinione personale è che per quanto possano dire la diverse leggi o regole se un bullo ha le caratteristiche strutturali e comportamentali di un bulldog francese è ingiusto definirlo un meticcio. Assolutamente falso è definire malato un bullo di colore non standard. Il colore non influisce affatto sulla salute del BF. Bisogna solo accertarsi che se comprate un bullo totalmente bianco o bianco attorno alle orecchie assicuratevi che non sia sordo. Se comprate un bullo pezzato (Manto bianco con macchie di altro colore) non va mai accoppiato con un altro bullo pezzato (possibilità di cuccioli sordi). Infine se comprare un bullo Merlè non accoppiatelo mai con un altro bullo Merlè (possibile nascita di cuccioli deformi). Per quanto possano sostenere gli allevatori di bulli di colore standard , il valore economico attuale di un bullo di colore non standard (detto anche di colore esotico) è spesso superiore ed a volte anche di molto rispetto ad un bullo di colore standard. Questo non perché lo dico io, ma è un dato di fatto, basta chiedere i prezzi a qualsiasi allevatore (serio) che possiate incontrare in rete per averne conferma. Comunque scegliete il colore che preferite purché nella scelta non tralasciate mai gli aspetti che contribuiscono a garantire la buona salute del soggetto ed il rispetto dei suoi genitori.

So che per molti privati il pedigree non è considerato importante e concordo con chi sostiene che il pedigree non sia un certificato di buona salute, ma il fatto che un allevatore faccia il pedigree ai propri cuccioli è un segno di cura e serietà , non fosse per altro che dimostra di preoccuparsi che un suo cucciolo senza pedigree possa essere in futuro accoppiato con un soggetto in stretta consanguineità con rischio di effetti disastrosi sulla salute della prole. Io sostengo fermamente ed è un impegno di tutti gli allevatori che fanno parte della nostra associazione che non va venduto un cucciolo che non abbia pedigree. Siccome i colori non standard non sono riconosciuti da Enci e quindi non possono avere un pedigree di questa associazione abbiamo concordato di rivolgersi ad altre associazioni che rilascino pedigree senza discriminare il bullo solo sulla base del colore del manto. Quindi anche se comprate un bullo di colore non standard esigiate di avere il suo pedigree. Questo documento potrà anche non avere attualmente un valore ufficialmente riconosciuto, ma almeno sarete consapevoli di chi sono i genitori e magari anche i progenitori del cucciolo.

L’aspetto del prezzo non può essere trascurato specialmente da chi  ha delle risorse limitate. Però non può essere considerato l’aspetto principale nella selezione del cucciolo perché rischiate prima di tutto di spendere molto di più per curare il cane che non per comprarlo e anche di accorgervi, una volta adulto, che il vostro cane assomiglia poco o affatto ad un cane di razza. Allevare Bulldog Francesi sani e belli è costosissimo per diversi aspetti. Perciò se dopo aver contattato diversi allevatori che avete reputato essere seri e competenti non avete trovato nessuno che vi possa offrire un cucciolo al prezzo che voi cercate è meglio che rinunciate o che attendiate di avere la somma sufficiente non solo a comprarlo, ma anche a curarlo se per qualsiasi evenienza fosse necessario farlo.

By Paolo Claudio Rossini fondatore AA Allevatori Arcobaleno 

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